The lost Amulet, Vergil and Gabriel

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Ichiko‚
view post Posted on 11/9/2011, 21:58




The Lost Amulet

Oggi- Roma BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA - Lunedi ore 9.00 a.m. -

bibliotecaapostolicavat



Mi sono recato a Roma sotto raccomandata del mio porfessore di Storia dell'Arte,Il Dott. Nosferatus.Pare che abbia conoscenze all'interno del Vaticano e con questo permesso scritto dovrebbero concedermi l'accesso alle Biblioteche Segrete.Da quando sono uscito indenne dall'Inferno ed ho perso il mio amuleto,l'unico modo per tornare negli Inferi,è scritto in que dannati libri!Così salgo le scale del grosso edificio in marmo,mi aspetta un giovane moro,alto e di bell'aspetto,quasi non si direbbe un uomo di Chiesa.Prendo la piccola lettere in carta giallina,consegnatami da Nosferatus e trovandomi ad un palmo da lui gliela mostro con sguardo freddo.- E' lei il Signor Castor?Sono il giovane Sparda e questa è per lei dal Professor Nosferatus.- Spiego tranquillo lasciandomi baciare il viso dai raggi caldoi del sole di fine settembre che filtravano tra la poca vegetazione lì intorno,impostato e perfetto nel mio completo nero ed elgante.
 
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ciotolina83
view post Posted on 14/9/2011, 19:32




Gabriel
Sono in cima alle scale delle Biblioteche Vaticane, devo aspettare un tizio che ha il permesso di accedere alle sale della Biblioteca, non mi convince questa storia, devo stare attento, e se i sacri libri custoditi qui da secoli cadessero nelle mani sbagliate? Meglio stare con gli occhi aperti!! Mi sistemo la tonaca che con il venticello continua ad assumere pieghe poco carine. Oh finalmente arriva il raccomandato! Lo guardo mentre sale le scale, sembra così distaccato e freddo, non sembra proprio uno studente di arte come mi è stato riferito, nemmeno uno sguardo all’edificio e dire che è magnifico!
<<sia lodato Gesù Cristo figliolo! Buongiorno!>> gli dico cordiale e sorridente, con una piccola piccolissima nota di rimprovero. Insomma un minimo di educazione!! <<sì, sono il Vescovo Castor, la stavo aspettando, spero che il professor Nosferatus stia bene, quando torna in facoltà le chiedo di portargli cortesemente i miei saluti, gliene sarei grato>> prendo la lettera e la apro leggendo attentamente ogni riga, pare sia tutto in ordine, forse sono troppo sospettoso. Mi giro e apro uno dei portoni della biblioteca <<allora signor Sparda la prego di seguirmi>> entro nella biblioteca e l’aria fredda di quel vecchio edificio mi investe facendomi rabbrividire mentre percorro l’ingresso e mi dirigo in un piccolo stanzino. Appena dentro poggio sul tavolino un paio di guanti bianchi di cotone, delle pattine sterilizzate da mettere ai piedi e una macherina per il viso << le chiedo gentilmente di indossare questi per proteggere i documenti e l’edificio>> gli sorrido dolce e cordiale aspettando che sia pronto per poterlo condurre e assistere nella ricerca.


 
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Ichiko‚
view post Posted on 14/9/2011, 20:27




Vuole fare amicizia?Mi saluta e mi incita con frasi senza senso ma sembra diffidente.Quasi quasi gliela mostro la smorfia di disgusto che sto trattenendo.Comunque sia meglio mantenere un atteggiamento consono a questo luogo e a questo tizio,infondo è pur sempre colui che mi condurrà alle sale Vaticane.

CITAZIONE
<<sì, sono il Vescovo Castor, la stavo aspettando, spero che il professor Nosferatus stia bene, quando torna in facoltà le chiedo di portargli cortesemente i miei saluti, gliene sarei grato>>

- Senz'altro,le porterò volentieri i suoi saluti. - Affermo annuendo passandomi una mano tra i capelli all'indietro.Termino la lunga scalinata e lo seguo.Nell'entrare in quell'enorme edificio mi arriva subito al naso quel profumo di legno antico,quell'odore di carta vecchia.E' tutto immenso e silenzioso.L'ebano la fa da padrona,spezzato solo dal marmo e dalle sue venature.Lo osservo imbacuccarsi e sembra che voglia far indossare le stesse cose anche a me.Dapprima faccio il restìo ma ricordandomi del perchè sono qui mi avvicino per indossare le medesime ''precauzioni.''Veolocemente indosso i guanti e la mascherina e voltandomi verso lui gli faccio cenno con lo sguardo che sono pronto. - Sono pronto Eccellenza...possiamo proseguire... - Faccio presente sgranchiendo le dita nei guanti.
 
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ciotolina83
view post Posted on 18/9/2011, 13:57




Gabriel
Indosso anch’io tutto il necessario per accedere alla biblioteca, se è la biblioteca più preziosa al mondo è anche perchè da secoli qui dentro ci si entra con le dovute precauzioni e si vigila su chiunque entri qui dentro. Alzo gli occhi sull’ospite osservandolo mentre indossa ciò che gli ho dato, che buffo che è ora! Mi fa capire di essere pronto e bofonchia qualcosa che per fortuna sono riuscito a capire. Esco dalla saletta e mi giro verso di lui per vedere se mi segue, gli faccio cenno di stare in silenzio perché qui dentro ci sono dei confratelli che stanno lavorando e non si deve disturbarli, chi restaura i libri, chi li studia, chi li tiene in ordine e chi vigila su di loro costantemente. Ogni più piccolo suono viene analizzato e nulla viene lasciato al caso, cammino lentamente cercando di fare piano per non disturbare nessuno, la presenza del ragazzo alle mie spalle è un po’ inquietante, non sono molto convinto che lui debba restare qui, non lo lascerò solo nemmeno un secondo!
 
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Ichiko‚
view post Posted on 18/9/2011, 14:31




Non riesco a parlare con questa mascherina,meglio così non mi sono mai piaciute le chiacchiere tanto meno con sconosciuti, poi gli sguardi qui dentro bastano e avanzano.Lo seguo sentendomi un pò ridicolo con quella roba indosso.Tutto è così silenzioso e immacolato qui dentro,potrei quasi abituarmici.Il tizio però non mi da nemmeno un attimo di libertà,studia ogni mio movimento,spero almeno mi faccia cercare le dovute notizie in santa pace.Percorriamo un lungo corridoio,saliamo addirttura un bel pò di scale prima di arrivare alla sala che ci interessa che stando ai gesti del Vescovo,era a pochi metri,infatti lo vedo svoltare l'angolo e fermrsi davanti ad una porta blindata con tanto di riconoscimento retinale.
 
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ciotolina83
view post Posted on 27/9/2011, 16:34




Gabriel
Alquanto ridicolo l’ospite che sto accompagnando per le varie sale, con quella mascherina e tutto il resto si vede proprio che è a disagio ma almeno non ha commentato o protestato. Gli faccio strada e così può ammirare le sale della biblioteca e capire che qui dentro tutti i suoi movimenti saranno controllati, non ci fidiamo degli sconosciuti. Saliamo diverse scale e davanti alla porta blindata mi chino leggermente togliendomi gli occhiali per avvicinarmi allo scanner retinico e far aprire la porta, le telecamere del corridoio non ci perdono un secondo e così deve essere. Dalla porta esce un’arietta frescolina, la temperatura è bassa per mantenere al meglio i testi antichi contenuti qui dentro. Lentamente accompagno lo studente verso il gruppo di scaffali che dovrebbe visionare, mi metto di lato e con un gesto della mano glieli mostro, osservo la sua espressione di risposta e poi mi siedo su un tavolino lì vicino osservandolo, non crederà mica che lascio un estraneo qui da solo anche se ci sono tutti i sistemi di sicurezza possibili e immaginabili. Per passarmi il tempo che dovrò passare lì infilo piano piano una mano nel mio abito e ne estraggo un rosario che intreccio e nelle mie mani e inizio mentalmente a pregare senza mai smettere di osservare il ragazzo dai capelli bianchi. Sono diffidente di natura ma maschero questo mio aspetto con un bel sorriso, ma in questo momento ho su la mascherina e l’unica cosa che si vede sono i miei occhi e non sono proprio così sorridenti.
 
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5 replies since 11/9/2011, 21:58   84 views
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